Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 9 novembre 2013

Antifona d'ingresso
 
Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo,
da Dio, preparata come una sposa adorna per il suo sposo. (Ap 21,2)
 
 
 
 
 Libro di Ezechiele 47,1-2.8-9.12.
Mi condusse poi all'ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare.
Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno fino alla porta esterna che guarda a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.
Mi disse: "Queste acque escono di nuovo nella regione orientale, scendono nell'Araba ed entrano nel mare: sboccate in mare, ne risanano le acque.
Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il fiume, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché quelle acque dove giungono, risanano e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà.
Lungo il fiume, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui fronde non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina".

Salmi 46(45),2-3.5-6.8-9.
Dio è per noi rifugio e forza,
aiuto sempre vicino nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se crollano i monti nel fondo del mare.

Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio,
la santa dimora dell'Altissimo.
Dio sta in essa: non potrà vacillare;
la soccorrerà Dio, prima del mattino.

Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto portenti sulla terra.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 2,13-22.
 
Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco.
Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi,
e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».
I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora.
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».
Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».
Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. 
 
 Meditazione del giorno
Origene (circa 185-253), sacerdote e teologo
Omelia IX, 1-2: PG 12, 871-872
 
Essere una pietra viva
    Noi tutti che crediamo in Cristo Gesù, siamo chiamati « pietre vive » secondo le parole della Scrittura : « Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo » (1 P 2, 5).

    In effetti, quando si tratta di pietre materiali, sappiamo che si bada a porre in primo luogo nelle fondazioni le pietre più robuste, più resistenti perché si possa porre, sopra, con fiducia, tutto l'edificio. Le pietre impiegate in seguito, di qualità un po’ inferiore, sono poste accanto alle pietre di fondazione e così via a seconda della resistenza delle pietre... fino al tetto. Occorre comprendere che questo riguarda anche le pietre vive, fra le quali alcune sono nelle fondazioni del nostro edificio spirituale. E quali sono queste pietre poste nelle fondazioni ? « Gli apostoli e i profeti ». Tale è l'insegnamento di Paolo : « Edificati, dice, sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù » (Ef 2, 20).

    Per prepararti più attivamente, tu che mi ascolti, alla costruzione di questo edificio, per essere una pietra vicina al fondamento, devi sapere che lo stesso Gesù è il fondamento dell'edificio che descriviamo. È ciò che afferma l'apostolo Paolo : « Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già si trova, che è Gesù Cristo » (1 Cor 3, 11). Beati dunque coloro che hanno costruito edifici religiosi e santi su quel nobilissimo fondamento! 



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