Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 8 Giugno 2013

  Cuore Immacolato della Beata vergine Maria, memoria  

Primo libro di Samuele 2,1.4-8.
Allora Anna pregò:
« Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia fronte s'innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io godo del beneficio che mi hai concesso.

L'arco dei forti s'è spezzato,
ma i deboli sono rivestiti di vigore.
I sazi sono andati a giornata per un pane,
mentre gli affamati han cessato di faticare.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.

Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.

Solleva dalla polvere il misero, innalza il povero dalle immondizie, per farli sedere insieme con i capi del popolo e assegnar loro un seggio di gloria. Perché al Signore appartengono i cardini della terra e su di essi fa poggiare il mondo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 2,41-51.
I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza;
ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;
non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.
E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
Ma essi non compresero le sue parole.
Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.

Meditazione del giorno
San Giovanni Eudes (1601-1680), sacerdote, predicatore, fondatore di istituti religiosi
Il cuore ammirabile, libro 11, cap 2
 
"Ecco la tua madre!"
    Maria ci vede e ci ama in certo modo come suo figlio e come fossimo suoi figli, che hanno questa gloriosa qualità per due ragioni. Prima di tutto perché, essendo madre del Capo, della testa, ella è di conseguenza madre delle membra (cfr Col 2,19). Poi perché il Salvatore, sulla croce, ci ha consegnati a sua madre come figli. Ce l’ha data non solo come regina e sovrana, ma nella qualità più vantaggiosa per noi che si possa immaginare, cioè in qualità di madre, dicendo ad ognuno di noi ciò che ha detto al discepolo prediletto: "Ecco la tua madre!". E ci dà a lei, non come servitori o schiavi, cosa che sarebbe un grande onore per noi, ma come figli.

    “Ecco il tuo figlio!”, le dice, parlando di ognuno di noi nella persona di san Giovanni, come se le dicesse: “Ecco le mie membra che ti do perché siano tuoi figli; li metto al mio posto, affinché li custodisci come fossi io e li ami con lo stesso amore con cui mi ami; amali come io li amo”. Madre di Gesù, ci guardi e ami come tuoi figli e come fratelli del tuo figlio Gesù, con lo stesso cuore; e ci ami ed amerai per sempre con lo stesso amore con cui ami lui.

    Perciò, fratelli miei, ricorrete a quel cuore della nostra madre più caritatevole, in tutti i vostri bisogni, necessità, perplessità ed angustie. E’ un cuore che veglia sempre su di noi e sulle più piccole cose che ci riguardano. E’ un cuore tanto pieno di bontà, dolcezza, misericordia e generosità, che nessuno mai di coloro che l’hanno invocato con umiltà e fiducia ne è tornato senza consolazione.



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