Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 3 Maggio 2013

Salmi 19(18),2-3.4-5.
I cieli narrano la gloria di Dio,
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Non è linguaggio e non sono parole,
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce
e ai confini del mondo la loro parola.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,6-14.
Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.
Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

 Meditazione del giorno
Sant'Ilario di Poitiers (ca 315-367), vescovo, dottore della Chiesa
La Trinità, VII, 33-35
 
La via al Padre
    Il Signore non ha lasciato dubbio o incertezza su un mistero così grande... Ascoltiamolo rivelare agli apostoli tutto quanto occorre sapere per credere in lui: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre... Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?  Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?”... Perciò dunque colui che è la via non ci conduce su sentieri senza uscita o in un deserto senza strada; colui che è la verità non vuole ingannarci con menzogne; colui che è la vita non ci lascerà fare uno sbaglio che ci porterebbe alla morte... “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”: La via al Padre passa per il Figlio...

    “Se conoscete me, conoscerete anche il Padre”. Si vede l'uomo Gesù..., il suo aspetto esteriore, cioè la sua natura di uomo... ; come mai conoscerlo è conoscere anche il Padre ? Nel mistero del corpo che ha preso il Signore manifesta la divinità che è nel Padre pur rispettando un certo ordine...: “Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: e lo vedrete”... Distingue il tempo del vederlo dal tempo del conoscerlo; dice che devono riconoscere chi parla loro e che vedono...; devono imparare a riconoscere la natura divina che è in lui.      

    Queste parole inattese turbano Filippo. Egli vede un uomo e quest'uomo afferma di essere il Figlio di Dio...; il Signore gli dice che lui ha visto pure il Padre e che quindi lo conosce, perché l'ha visto. La condizione limitata del suo essere umano non permette a Filippo di comprendere tale affermazione... Perciò risponde che non ha visto il Padre e chiede al Signore di mostrarglielo. Non è che desideri contemplarlo con gli occhi del corpo, ma chiede di poter comprendere chi è colui che vede... Poiché esprime il desiderio di capire più che di vedere, aggiunge: “e ciò ci basta”.


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