Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 28 Maggio 2013

Salmi 50(49),5-6.7-8.14.23.
"Davanti a me riunite i miei fedeli, che hanno sancito con me l'alleanza offrendo un sacrificio".
Il cielo annunzi la sua giustizia, Dio è il giudice.
"Ascolta, popolo mio, voglio parlare, testimonierò contro di te, Israele: Io sono Dio, il tuo Dio.
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici; i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

Offri a Dio un sacrificio di lode e sciogli all'Altissimo i tuoi voti;
Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora,
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,28-31.
Pietro allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo,
che non riceva gia al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.
E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».

 Meditazione del giorno
San Bernardo (1091-1153), monaco cistercense e dottore della Chiesa
Discorsi, 37, sul Cantico dei Cantici
 
« Già al presente cento volte tanto »
    «Seminate nella giustizia, dice il Signore, e raccoglierete la speranza della vita». Non ti rimanda all'ultimo giorno, quando tutto ti sarà dato realmente e non più nella speranza; egli parla del presente. Certo, grande sarà la nostra gioia, infinita la nostra esultanza, quando comincerà la vita vera. Ma già la speranza di una tale gioia non può essere senza gioia. «Siate lieti nella speranza», dice l'apostolo Paolo (Rm 12,12). E Davide non dice che sarà nella gioia, bensì che vi è stato il giorno in cui ha sperato di entrare nella casa del Signore (Sal 122,1). Non possedeva ancora la vita, eppure aveva già mietuto la speranza della vita. E faceva l'esperienza della verità della Scrittura che dice che non soltanto la ricompensa ma anche «l'attesa dei giusti finirà in gioia» (Prv 10,28). Nell'animo di chi ha seminato per la giustizia, questa gioia è prodotta dalla convinzione che i suoi peccati sono perdonati...

    Chiunque tra voi, dopo gli inizi amari della conversione, ha la fortuna di vedersi alleggerito dalla speranza dei beni che attende... raccoglie fin d'ora il frutto delle sue lacrime. Ha visto Dio e lo ha sentito dire: «Dategli del frutto delle sue mani» (Prv 31,31). Come è possibile che colui che ha «gustato e visto quanto è buono il Signore» (Sal 34,9) non abbia visto Dio? Il Signore Gesù si mostra molto buono verso chi riceve da lui non soltanto la remissione delle sue colpe, ma anche il dono della santità e, meglio ancora, la promessa della vita eterna. Beato chi ha già raccolto una così bella messe... Il profeta dice il vero: «Chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo» (Sal 126,5)... Nessun profitto né onore  terreno potrà superare la nostra speranza e questa gioia di sperare, ormai profondamente radicata nei nostri cuori: «La speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5). 

 
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