Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 25 Maggio 2013

Salmi 103(102),13-14.15-16.17-18a.
Come un padre ha pietà dei suoi figli, così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
Perché egli sa di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere.
Come l'erba sono i giorni dell'uomo, come il fiore del campo, così egli fiorisce.
Lo investe il vento e più non esiste e il suo posto non lo riconosce.
Ma la grazia del Signore è da sempre, dura in eterno per quanti lo temono; la sua giustizia per i figli dei figli,
per quanti custodiscono la sua alleanza e ricordano di osservare i suoi precetti.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,13-16.
Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano.
Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.
In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso».
E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.

Meditazione del giorno
San Leone Magno (?-ca 461), papa e dottore della Chiesa
Omelia 7 per l''Epifania, 3 4 ; SC 22 bis, PL 54, 258
 
“Lasciate che i bambini vengano a me”
    Cristo ama l'infanzia che ha vissuto egli stesso nell'anima e nel corpo. Cristo ama l'infanzia, che insegna l'umiltà, è la condizione dell'innocenza, il modello della dolcezza. Cristo ama l'infanzia: ad essa orienta il comportamento degli adulti, ad essa riporta gli anziani, la porta come esempio a coloro che invita al regno eterno.

    Ma per comprendere com'è possibile giungere a sì ammirabile conversione e attraverso quale trasformazione occorre tornare ad essere come bambini, lasciamoci istruire da San Paolo che dice: “Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come bambini quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi” (1Cor 14,20). Non si tratta dunque di tornare ai giochi dell'infanzia, né alle imprudenze di quando si è piccoli, ma di prendere quanto conviene alla maturità, cioè calmare subito l'agitazione interiore, ritrovare subito la pace, dimenticare completamente le offese, essere totalmente indifferenti agli onori, desiderare ritrovarsi insieme, conservare lo stesso umore come cosa naturale. Infatti, è gran bene essere incapaci di nuocere e di compiacersi del male...; non rendere ad alcuno male per male (Rm 12,17), è la pace interiore dei bambini che devono avere i cristiani... Il Salvatore, fattosi bambino, adorato dai magi, ci insegna questa umiltà.  


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