Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 20 Maggio 2013



Salmi 93(92),1ab.1c-2.5.
Il Signore si riveste, si cinge di forza;
rende saldo il mondo, non sarà mai scosso.
Saldo è il tuo trono fin dal principio,
da sempre tu sei.

Degni di fede sono i tuoi insegnamenti,
la santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 9,14-29.
E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro.
Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo.
Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?».
Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto.
Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».
Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me».
E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando.
Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia;
anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».
Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede».
Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità».
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più».
E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «E' morto».
Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi.
Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?».
Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».

Meditazione del giorno
Beato Charles de Foucauld (1858-1916), eremita e missionario nel Sahara
Scritti spirituali ; Meditazioni sul Vangelo
 
« Credo, aiutami nella mia incredulità »
    La virtù che viene ricompensata da Nostro Signore, la virtù che viene da lui lodata, è quasi sempre la fede. Qualche volta egli loda l'amore, come per la Maddalena ; qualche volta loda l'umiltà. Ma questi esempi sono rari ; quasi sempre è la fede che riceve da lui ricompensa e lodi. Perché ? Senza dubbio perché la fede è la virtù, se non la più elevata (la carità passa avanti), almeno la più importante, perché essa è il fondamento di tutte le altre, compresa la carità, e anche perché è la più rara...        

    Avere veramente la fede, quella fede che ispira ogni azione, quella fede nel soprannaturale che spoglia il mondo della sua maschera e rivela Dio in ogni cosa ; che fa scomparire ogni impossibilità ; che toglie da queste parole : inquietudine, pericolo, timore, ogni loro senso ; che fa camminare nella vita con calma, pace, gioia profonda, come un bambino tenuto per mano da sua madre ; che mette l'anima nel distacco assoluto da ogni cosa sensibile, della quale vede con chiarezza la nullità e la puerilità ; che dà una tale fiducia nella preghiera, la fiducia del figlio quando domanda una cosa giusta a suo padre; quella fede che ci mostra che « al di là del fare ciò che piace a Dio, tutto è menzogna » ; quella fede che fa vedere tutto con una luce diversa – gli uomini come immagini di Dio che dobbiamo amare come 'ritratti' del nostro Amato, a cui donare tutto il bene possibile; le altre creature, senza eccezione, come cose che devono aiutarci a guadagnare il cielo, lodando Dio per la loro esistenza, sapendole usare e sapendo privarcene – questa fede che, facendoci intravedere la grandezza di Dio, ci fa vedere la nostra piccolezza; che fa intraprendere senza esitare, senza arrossire, senza temere, senza mai indietreggiare, tutto ciò che piace a Dio: oh com'è rara tale fede! Mio Dio, dammela ! Mio Dio, credo, ma aumenta la mia fede ! Mio Dio, fa' che io creda, che io ami. 


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