Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 25 Aprile 2013

Salmi 89(88),2-3.6-7.16-17.
Canterò senza fine le grazie del Signore,
con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli,
perché hai detto: "La mia grazia rimane per sempre";
la tua fedeltà è fondata nei cieli.

I cieli cantano le tue meraviglie, Signore,
la tua fedeltà nell'assemblea dei santi.
Chi sulle nubi è uguale al Signore,
chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio?

Beato il popolo che ti sa acclamare e cammina,
o Signore, alla luce del tuo volto:
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
nella tua giustizia trova la sua gloria.


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 16,15-20.

Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,
prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.

Meditazione del giorno
San Bruno di Segni (ca 1045-1123), vescovo
Commento al Vangelo di Marco

“Il Signore operava insieme con loro e confermava la Parola”
    Il Signore disse agli undici: “E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”. Nella Chiesa primitiva tutti i segni che il Signore qui enumera sono stati compiuti letteralmente, non solo dagli apostoli, ma da molti altri santi. I pagani non avrebbero abbandonato il culto degli idoli se la predicazione evangelica non fosse stata confermata da tali segni e miracoli. Infatti i discepoli di Cristo non predicavano forse “Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani”, secondo l'espressione di san Paolo? (1Cor 1,23)...

    Quanto a noi ormai, non ci sono più necessari segni e prodigi: ci basta leggere o ascoltare il racconto di quelli che sono avvenuti. Poiché crediamo al Vangelo, crediamo alle Scritture che li raccontano. Tuttavia, ci sono ancora tutti i giorni dei segni; e, se vogliamo farvi attenzione, riconosceremo che hanno un più grande valore dei miracoli materiali di una volta.

    Ogni giorno i sacerdoti danno il battesimo e richiamano alla conversione. Non è forse cacciare i demoni? Ogni giorno parlano un nuovo linguaggio, quando spiegano la Sacra  Scrittura sostituendo la lettera di prima con la novità del senso spirituale. Mettono in fuga i serpenti, quando ripuliscono il cuore dei peccatori dai loro attaccamenti a vizi con la dolce esortazione...; guariscono i malati, quando con la preghiera riconciliano con Dio le anime 'ammalate'. Tali erano i segni che il Signore aveva promesso ai suoi santi: tali li realizza ancor oggi.


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