Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 23 Aprile 2013

Salmi 87(86),1-3.4-5.6-7.
Dei figli di Core. Salmo. Canto.
Le sue fondamenta sono sui monti santi;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose stupende,
città di Dio.
Ricorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono;
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia:
tutti là sono nati.

Si dirà di Sion: "L'uno e l'altro è nato in essa
e l'Altissimo la tiene salda".
Il Signore scriverà nel libro dei popoli:
"Là costui è nato".

E danzando canteranno:
"Sono in te tutte le mie sorgenti".

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 10,22-30.
Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno.
Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.
Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando terrai l'animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza;
ma voi non credete, perché non siete mie pecore.
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio.
Io e il Padre siamo una cosa sola».

Meditazione del giorno

 Simbolo « Quicumque », detto di Sant'Atanasio (tra il 430 e il 500)
“Io e il Padre siamo una cosa sola”
 
    Questa è la fede cattolica: veneriamo un Dio nella Trinità e la Trinità nell'unità, senza confondere le persone, senza dividere la sostanza: una realtà infatti è la persona del Padre, un'altra quella del Figlio, un'altra quella dello Spirito Santo; ma il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo hanno la stessa divinità, uguale gloria, la stessa eterna maestà. Come il Padre, così è il Figlio e così lo Spirito Santo: increato è il Padre, increato il Figlio, increato lo Spirito Santo.... Così il Padre è Dio, il Figlio è Dio, lo Spirito Santo è Dio; e tuttavia non sono tre dei, ma un solo Dio...

    Ecco la fede vera: crediamo e confessiamo che nostro Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, è Dio e uomo: è Dio, della stessa sostanza del Padre, generato prima dei secoli; è uomo, della stessa sostanza di sua madre, nato nel tempo: Dio perfetto, uomo perfetto, composto di un'anima razionale e di un corpo umano, uguale al Padre secondo la divinità, inferiore al Padre secondo l'umanità. Benché sia Dio e uomo, non ci sono tuttavia due Cristo, ma un solo Cristo: uno, non perché la divinità è passata nella carne, ma perché l'umanità è stata assunta da Dio; uno assolutamente, non per la confusione di sostanza, ma per l'unità di persona. Poiché, come l'anima razionale ed il corpo fanno un uomo, così Dio e l'uomo fanno Cristo. Egli ha sofferto per la nostra salvezza, è disceso agli inferi, il terzo giorno è risuscitato dai morti, è salito al cielo, siede alla destra del Padre, da dove verrà a giudicare i vivi e i morti. 



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