Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 11 Aprile 2013

Salmi 34(33),2.9.17-18.19-20. 

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.


Il volto del Signore contro i malfattori,
per cancellarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li salva da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,
egli salva gli spiriti affranti.
Molte sono le sventure del giusto,
ma lo libera da tutte il Signore.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 3,31-36. 
Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti.
Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza;
chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero.
Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui».
Meditazione del giorno 

Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa 
Confessioni IX, 10 (trad. Nuova Biblioteca Agostiniana, riv.)

« Chi viene dal cielo attesta ciò che ha visto e udito »

"Se per un uomo tacesse il tumulto della carne, tacessero le immagini della terra, dell'acqua e dell'aria, tacessero i cieli, e l'anima stessa restasse in silenzio e non pensasse a sé, e tacessero i sogni e le rivelazioni della fantasia, ogni lingua e ogni segno e tutto ciò che nasce per morire scomparisse per un uomo, completamente - sì, perché, chi le ascolta, tutte le cose dicono: "Non ci siamo fatte da noi, ma ci fece Chi permane eternamente" (Sal 99,3.5) - ; se, ciò detto, ormai ammutolissero, per aver levato l'orecchio verso il loro Creatore, e solo questi parlasse, non più con la bocca delle cose, ma con la sua bocca, e noi non udissimo più la sua parola attraverso lingua di carne o voce d'angelo o fragore di nube (Es 19,16) o enigma di parabola, ma lui direttamente, da noi amato in queste cose, lui direttamente udissimo senza queste cose, come or ora protesi con un pensiero fulmineo cogliemmo l'eterna Sapienza stabile sopra ogni cosa... non sarebbe questo l'"entra nel gaudio del tuo Signore" (Mt 25,21)?


Seguimi

Resta aggiornato sui nuovi contenuti : Seguimi su GOOGLE NEWS