Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del 15 Aprile 2013

Salmi 119(118),23-24.26-27.29-30.
Siedono i potenti, mi calunniano,
ma il tuo servo medita i tuoi decreti.
Anche i tuoi ordini sono la mia gioia,
miei consiglieri i tuoi precetti.

Ti ho manifestato le mie vie e mi hai risposto;
insegnami i tuoi voleri.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò i tuoi prodigi.

Tieni lontana da me la via della menzogna,
fammi dono della tua legge.
Ho scelto la via della giustizia,
mi sono proposto i tuoi giudizi.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,22-29.

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti.
Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù.
Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?».
Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».
 Meditazione del giorno

San Giovanni Crisostomo (ca 345-407), sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Omelie sul Vangelo di Matteo, n° 82,5; PG 58,743
 
“Il cibo che dura per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà”
 
    Gli ebrei mangiavano la Pasqua in piedi, i sandali ai piedi, il bastone in mano, in fretta (Es 12,11). Ben più a ragione devi star sveglio tu! Quelli si preparavano a partire per la Terra Promessa e si comportavano perciò come viaggiatori; tu sei in marcia verso il cielo. Ecco perché bisogna che restiamo sempre in guardia... I nemici di Cristo hanno colpito il suo santissimo corpo senza sapere ciò che facevano (Lc 23,24); e tu saresti capace di accoglierlo con anima impura dopo tanti benefici! Poiché non gli è bastato farsi uomo, essere flagellato e messo a morte: nel suo amore ha voluto anche unirsi a noi, identificarsi con noi, non con la fede soltanto, ma realmente con la partecipazione al suo proprio corpo...

    Considera quale grande onore ricevi e a quale tavola sei l'invitato. Colui che gli angeli vedono solo con tremore, colui che non osano guardare senza timore a causa dello splendore della gloria che rifulge dal suo volto, noi ne facciamo il nostro cibo e diventiamo con lui un solo corpo e una sola carne. “ Chi può narrare i prodigi del Signore, far risuonare tutta la sua lode?” (Sal 106,2). Quale pastore ha mai nutrito le sue pecore con la sua propria carne ?... Succede spesso che delle madri affidino i propri figli a delle nutrici. Cristo non agisce così: ci nutre col suo sangue, ci fa diventare un solo corpo con lui. 


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