Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 5 Marzo 2013

Salmi 25(24),4bc-5ab.6-7bc.8-9.
Insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza,
in te ho sempre sperato.

Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre;
ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 18,21-35. 
Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?».
E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!
Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.
Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».
Meditazione del giorno 



San Cesario di Arles (470-543), monaco e vescovo 
Discorso 25; SC 243

“Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”

In cosa consiste la misericordia umana? Soprattutto nel prestare attenzione alle miserie dei poveri. E in cosa consiste la misericordia divina? Senza alcun dubbio nel concedere il perdono dei peccati...

E' Dio in questo mondo che soffre di freddo e di fame nei poveri, come dice lui stesso (Mt 25,40)... Che tipo di persone siamo, noi che vogliamo ricevere quando Dio dà e, quando chiede, non vogliamo dare? Quando il povero ha fame, è Cristo che è nel bisogno, come dice lui stesso: “Avevo fame e non mi avete dato da magiare” (V. 42). Non disprezzare dunque la miseria dei poveri, se vuoi sperare con fiducia il perdono dei peccati... Ciò che lui riceve in terra, lo rende in cielo.

Vi domando, fratelli, cosa volete, cosa cercate quando venite in chiesa? Cosa, se non la misericordia? Date quella della terra e riceverete quella del cielo. Il povero ti chiede e tu chiedi a Dio: lui chiede un pezzo di pane e tu la vita eterna... Ecco perché, quando venite in chiesa, fate l'elemosina ai poveri secondo le vostre possibilità.


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