Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 10 Febbraio 2013

V domenica del tempo ordinario anno C

Venite, adoriamo il Signore,
prostràti davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio. (Sal 94,6-7)

Salmi 138(137),1-2a.2bc-3.4-5.7c-8.
Di Davide.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli,

mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome
per la tua fedeltà e la tua misericordia:
hai reso la tua promessa più grande di ogni fama.

Nel giorno in cui t'ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza
Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra quando udranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore, perché grande è la gloria del Signore;

e la tua destra mi salva.
Il Signore completerà per me l'opera sua.
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani.

Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 5,1-11. 
Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret
e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti.
Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca».
Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».
E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano.
Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano.
Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore».
Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto;
così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini».
Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Meditazione del giorno 

Beato John Henry Newman (1801-1890), sacerdote, fondatore di una comunità religiosa, teologo 
Discorso « A Particular Providence as Revealed in the Gospel » PPS vol. 3, n° 9

"Egli ti chiama per nome"

Dio ti guarda, chiunque tu sia. Ti chiama per nome. Lui che ti ha fatto, ti vede e ti capisce. Tutto ciò che c'è in te, egli lo conosce: tutti i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri, le tue inclinazioni, i tuoi gusti, la tua forza e la tua debolezza. Ti vede nei giorni di gioia come nei giorni di pena. Si interessa a tutte le tue angosce e ai tuoi ricordi, a tutti gli slanci e a tutti gli scoraggiamenti del tuo spirito; ha contato i tuoi capelli. ... Ti stringe fra le braccia e ti sostiene ; ti solleva o ti ripone a terra. Contempla il tuo volto, sia nel sorriso che nel pianto, nella salute e nella malattia. Guarda le tue mani e i tuoi piedi con tenerezza, ascolta la tua voce, il battito del tuo cuore e perfino il tuo respiro....

Tu sei un essere umano riscattato e santificato, suo figlio adottivo; ti ha fatto dono di una parte di quella gloria e di quella benedizione che sgorgano per l'eternità dal Padre e dal Figlio unigenito. Sei stato scelto per essere suo... Cos'è l'uomo, cosa siamo noi, cosa sono io, perché il Figlio di Dio prenda così grande cura di me? Cosa sono perché ... mi abbia elevato alla natura di un angelo, trasformando la sostanza originale della mia anima, rifacendomi – io che sono peccatore fin dalla giovinezza – e abbia fatto del mio cuore la sua dimora, di me il suo tempio?

(Riferimenti biblici: Gv 10,3; Mt 10,30; Sal 8,5; cfr Gen 8,21, Sal 51,7; 1Co 3,16)

Preghiera

«Sulla tua parola getterò le reti»...
Non è facile, Gesù, prendere il largo dopo che si è faticato invano tutta una notte senza prender nulla; 

non è facile fare quello che ci chiedi quando l’esperienza ci dice che tanto affaticarsi è stato inutile;

non è facile lasciarsi alle spalle frustrazioni ed insuccessi,stanchezze e fallimenti, fidandosi solo di te, della tua parola. 

Eppure tu ci chiedi proprio questo:di rinunciare alle nostre logiche, e un poco anche alle nostre competenze, ai nostri progetti e alle previsioni, e di calare di nuovo le reti. E ci assicuri una sorpresa che ci spiazza: il raccolto abbondante, imprevisto, la quantità enorme di pesci che ci lascia a bocca aperta. 

Solo allora possiamo accogliere il tuo invito, lo stesso rivolto a Pietro: diventare pescatori di uomini che agiscono non in nome dei saperi accumulati, dei calcoli e delle probabilità, ma si lasciano condurre dall’amore. In fondo è proprio il tuo amore,  smisurato ed imprevedibile, che è capace di servirsi di noi per strapparci al male e portarci ad una nuova vita.

Seguimi

Resta aggiornato sui nuovi contenuti : Seguimi su GOOGLE NEWS