Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del giorno 4 Febbraio 2013

Salmi 31(30),20.21.22.23.24.
Quanto è grande la tua bontà, Signore! La riservi per coloro che ti temono, ne ricolmi chi in te si rifugia davanti agli occhi di tutti.
Tu li nascondi al riparo del tuo volto, lontano dagli intrighi degli uomini; li metti al sicuro nella tua tenda, lontano dalla rissa delle lingue.
Benedetto il Signore, che ha fatto per me meraviglie di grazia in una fortezza inaccessibile.
Io dicevo nel mio sgomento: "Sono escluso dalla tua presenza". Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera quando a te gridavo aiuto.

Amate il Signore, voi tutti suoi santi; il Signore protegge i suoi fedeli e ripaga oltre misura l'orgoglioso.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 5,1-20. 
Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni.
Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.
Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene,
perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo.
Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi,
e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!».
Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!».
E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti».
E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.
Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo.
E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi».
Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare.
I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.
Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.
Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci.
Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui.
Non glielo permise, ma gli disse: «Và nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato».
Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati.
Meditazione del giorno 

Beato Charles de Foucauld (1858-1916), eremita e missionario nel Sahara 
Meditazioni sul Vangelo, 194

“Và nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto”

Quando vogliamo seguire Gesù, non ci meravigliamo se non ce lo permette subito, o addirittura mai. ... Infatti lui vede più lontano di noi; vuole non soltanto il nostro bene, ma quello di tutti...

Certamente, condividere la sua vita, con e come gli apostoli, è un bene ed una grazia, e dobbiamo sempre impegnarci ad avvicinarci all'imitazione della sua vita. Ma quella è solo una grazia esteriore; Dio può, colmandoci interiormente di grazia, renderci ben più santi senza questa imitazione perfetta... o con essa. Può, aumentando in noi la fede, la speranza e la carità, renderci più perfetti nel mondo, o in un ordine [religioso] mitigato, piuttosto che nel deserto o in un ordine austero... Se Dio non ci permette di seguirlo, non dobbiamo stupirci, né impaurirci, né rattristarcene, ma dirci che ci tratta come il geraseno e che ha delle ottime quanto nascoste ragioni per farlo. Occorre obbedirgli e buttarci nella sua volontà. D'altra parte..., forse Gesù permise al geraseno di unirsi agli apostoli qualche mese o qualche anno più tardi.

Speriamo sempre di condurre una vita, la più perfetta possibile in sé, fin quando ci è data, e per il momento conduciamo perfettamente la vita che Gesù ci fa vivere, quella dove ci vuole. Viviamola come lui stesso la vivrebbe se la volontà del Padre lo mettesse lì; facciamo ogni cosa come lui la farebbe, se il Padre lo mettesse in quel posto... La vera perfezione è fare la volontà di Dio.

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