Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Vangelo del 21 Gennaio 2013

Salmi 110(109),1.2.3.4.
Di Davide. Salmo. Oracolo del Signore al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi".
Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: "Domina in mezzo ai tuoi nemici.
A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell'aurora, come rugiada, io ti ho generato".
Il Signore ha giurato e non si pente: "Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek".

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 2,18-22. 
Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.
Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore.
E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».
Meditazione del giorno 

San Pietro Crisologo (circa 406-450), vescovo di Ravenna, dottore della Chiesa 
Omelia su Marco 2 ; PL 52,287

Il vino nuovo delle nozze del Figlio

“Perché noi digiuniamo, mentre i tuoi discepoli no?” Perché? Perché per voi il digiuno è questione di legge. Non è un dono spontaneo. Il digiuno in se stesso non ha valore; ciò che vale è il desiderio di chi digiuna. Qual vantaggio pensate di trarre dal vostro digiuno se digiunate costretti e forzati da una prescrizione? Il digiuno è un ottimo aratro per arare il campo della santità. Ma i discepoli di Cristo sono messi immediatamente nel cuore stesso del campo già maturo della santità; mangiano il pane del nuovo raccolto. Perché dovrebbero praticare un digiuno ormai superato? “Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro?”

Chi si sposa si dà alla gioia e partecipa al banchetto; si mostra affabile e allegro agli invitati; fa tutto quanto gli suggerisce l'amore per la sposa. Cristo celebra le sue nozze con la Chiesa mentre vive sulla terra. Ecco perché accetta gli inviti a pranzo e non rifiuta. Colmo di benevolenza e amore, si mostra umano, disponibile e amabile. Non viene forse per unire l'uomo a Dio e fare dei suoi compagni dei membri della famiglia di Dio?

Parallelamente, Gesù dice: “Nessuno cuce una toppa di panno nuovo su un vestito vecchio”. Questo panno nuovo è il tessuto del vangelo, che egli sta tessendo col vello dell'Agnello di Dio: un vestito regale che presto il sangue della Passione tingerà di rosso. Come potrebbe Cristo accettare di unire questo panno nuovo al vecchio legalismo di Israele?... E ancora, “Nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, ma vino nuovo in otri nuovi”. Questi otri nuovi sono i cristiani. E' il digiuno di Cristo che sta per purificare questi otri da ogni sozzura affinché conservino intatto il sapore del vino nuovo. Il cristiano diventa così l'otre nuovo pronto a ricevere il vino nuovo, il vino delle nozze del Figlio, pigiato al torchio della croce.

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