Di Davide. Salmo. Oracolo del Signore al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi".
Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: "Domina in mezzo ai tuoi nemici.
A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell'aurora, come rugiada, io ti ho generato".
Il Signore ha giurato e non si pente: "Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek".
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 2,18-22.
Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.
Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore.
E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».
Meditazione del giorno
San Pietro Crisologo (circa 406-450), vescovo di Ravenna, dottore della Chiesa
Omelia su Marco 2 ; PL 52,287
Il vino nuovo delle nozze del Figlio
“Perché noi digiuniamo, mentre i tuoi discepoli no?” Perché? Perché per voi il digiuno è questione di legge. Non è un dono spontaneo. Il digiuno in se stesso non ha valore; ciò che vale è il desiderio di chi digiuna. Qual vantaggio pensate di trarre dal vostro digiuno se digiunate costretti e forzati da una prescrizione? Il digiuno è un ottimo aratro per arare il campo della santità. Ma i discepoli di Cristo sono messi immediatamente nel cuore stesso del campo già maturo della santità; mangiano il pane del nuovo raccolto. Perché dovrebbero praticare un digiuno ormai superato? “Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro?”
Chi si sposa si dà alla gioia e partecipa al banchetto; si mostra affabile e allegro agli invitati; fa tutto quanto gli suggerisce l'amore per la sposa. Cristo celebra le sue nozze con la Chiesa mentre vive sulla terra. Ecco perché accetta gli inviti a pranzo e non rifiuta. Colmo di benevolenza e amore, si mostra umano, disponibile e amabile. Non viene forse per unire l'uomo a Dio e fare dei suoi compagni dei membri della famiglia di Dio?
Parallelamente, Gesù dice: “Nessuno cuce una toppa di panno nuovo su un vestito vecchio”. Questo panno nuovo è il tessuto del vangelo, che egli sta tessendo col vello dell'Agnello di Dio: un vestito regale che presto il sangue della Passione tingerà di rosso. Come potrebbe Cristo accettare di unire questo panno nuovo al vecchio legalismo di Israele?... E ancora, “Nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, ma vino nuovo in otri nuovi”. Questi otri nuovi sono i cristiani. E' il digiuno di Cristo che sta per purificare questi otri da ogni sozzura affinché conservino intatto il sapore del vino nuovo. Il cristiano diventa così l'otre nuovo pronto a ricevere il vino nuovo, il vino delle nozze del Figlio, pigiato al torchio della croce.
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