Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

I Salmi (106-110)

Salmo 106
Confessione nazionale

[1]Alleluia.
Celebrate il Signore, perché è buono,
perché eterna è la sua misericordia.
[2]Chi può narrare i prodigi del Signore,
far risuonare tutta la sua lode?
[3]Beati coloro che agiscono con giustizia
e praticano il diritto in ogni tempo.

[4]Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo,
visitaci con la tua salvezza,
[5]perché vediamo la felicità dei tuoi eletti,
godiamo della gioia del tuo popolo,
ci gloriamo con la tua eredità.

[6]Abbiamo peccato come i nostri padri,
abbiamo fatto il male, siamo stati empi.
[7]I nostri padri in Egitto
non compresero i tuoi prodigi,
non ricordarono tanti tuoi benefici
e si ribellarono presso il mare, presso il mar Rosso.
[8]Ma Dio li salvò per il suo nome,
per manifestare la sua potenza.

[9]Minacciò il mar Rosso e fu disseccato,
li condusse tra i flutti come per un deserto;
[10]li salvò dalla mano di chi li odiava,
li riscattò dalla mano del nemico.
[11]L'acqua sommerse i loro avversari;
nessuno di essi sopravvisse.
[12]Allora credettero alle sue parole
e cantarono la sua lode.

[13]Ma presto dimenticarono le sue opere,
non ebbero fiducia nel suo disegno,
[14]arsero di brame nel deserto,
e tentarono Dio nella steppa.
[15]Concesse loro quanto domandavano
e saziò la loro ingordigia.

[16]Divennero gelosi di Mosè negli accampamenti,
e di Aronne, il consacrato del Signore.
[17]Allora si aprì la terra e inghiottì Datan,
e seppellì l'assemblea di Abiron.
[18]Divampò il fuoco nella loro fazione
e la fiamma divorò i ribelli.

[19]Si fabbricarono un vitello sull'Oreb,
si prostrarono a un'immagine di metallo fuso;
[20]scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia fieno.
[21]Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
[22]prodigi nel paese di Cam,
cose terribili presso il mar Rosso.
[23]E aveva gia deciso di sterminarli,
se Mosè suo eletto
non fosse stato sulla breccia di fronte a lui,
per stornare la sua collera dallo sterminio.

[24]Rifiutarono un paese di delizie,
non credettero alla sua parola.
[25]Mormorarono nelle loro tende,
non ascoltarono la voce del Signore.
[26]Egli alzò la mano su di loro
giurando di abbatterli nel deserto,
[27]di disperdere i loro discendenti tra le genti
e disseminarli per il paese.

[28]Si asservirono a Baal-Peor
e mangiarono i sacrifici dei morti,
[29]provocarono Dio con tali azioni
e tra essi scoppiò una pestilenza.
[30]Ma Finees si alzò e si fece giudice,
allora cessò la peste
[31]e gli fu computato a giustizia
presso ogni generazione, sempre.

[32]Lo irritarono anche alle acque di Meriba
e Mosè fu punito per causa loro,
[33]perché avevano inasprito l'animo suo
ed egli disse parole insipienti.

[34]Non sterminarono i popoli
come aveva ordinato il Signore,
[35]ma si mescolarono con le nazioni
e impararono le opere loro.
[36]Servirono i loro idoli
e questi furono per loro un tranello.
[37]Immolarono i loro figli
e le loro figlie agli dei falsi.
[38]Versarono sangue innocente,
il sangue dei figli e delle figlie
sacrificati agli idoli di Canaan;
la terra fu profanata dal sangue,
[39]si contaminarono con le opere loro,
si macchiarono con i loro misfatti.

[40]L'ira del Signore si accese contro il suo popolo,
ebbe in orrore il suo possesso;
[41]e li diede in balìa dei popoli,
li dominarono i loro avversari,
[42]li oppressero i loro nemici
e dovettero piegarsi sotto la loro mano.
[43]Molte volte li aveva liberati;
ma essi si ostinarono nei loro disegni
e per le loro iniquità furono abbattuti.
[44]Pure, egli guardò alla loro angoscia
quando udì il loro grido.
[45]Si ricordò della sua alleanza con loro,
si mosse a pietà per il suo grande amore.
[46]Fece loro trovare grazia
presso quanti li avevano deportati.
[47]Salvaci, Signore Dio nostro,
e raccoglici di mezzo ai popoli,
perché proclamiamo il tuo santo nome
e ci gloriamo della tua lode.

[48]Benedetto il Signore, Dio d'Israele
da sempre, per sempre.
Tutto il popolo dica: Amen.

Salmo 107
Dio salva l'uomo da ogni pericolo


[1]Alleluia.
Celebrate il Signore perché è buono,
perché eterna è la sua misericordia.
[2]Lo dicano i riscattati del Signore,
che egli liberò dalla mano del nemico
[3]e radunò da tutti i paesi,
dall'oriente e dall'occidente,
dal settentrione e dal mezzogiorno.

[4]Vagavano nel deserto, nella steppa,
non trovavano il cammino per una città dove abitare.
[5]Erano affamati e assetati,
veniva meno la loro vita.
[6]Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.
[7]Li condusse sulla via retta,
perché camminassero verso una città dove abitare.
[8]Ringrazino il Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi a favore degli uomini;
[9]poiché saziò il desiderio dell'assetato,
e l'affamato ricolmò di beni.

[10]Abitavano nelle tenebre e nell'ombra di morte,
prigionieri della miseria e dei ceppi,
[11]perché si erano ribellati alla parola di Dio
e avevano disprezzato il disegno dell'Altissimo.
[12]Egli piegò il loro cuore sotto le sventure;
cadevano e nessuno li aiutava.

[13]Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.
[14]Li fece uscire dalle tenebre e dall'ombra di morte
e spezzò le loro catene.
[15]Ringrazino il Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi a favore degli uomini;
[16]perché ha infranto le porte di bronzo
e ha spezzato le barre di ferro.

[17]Stolti per la loro iniqua condotta,
soffrivano per i loro misfatti;
[18]rifiutavano ogni nutrimento
e gia toccavano le soglie della morte.
[19]Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.

[20]Mandò la sua parola e li fece guarire,
li salvò dalla distruzione.
[21]Ringrazino il Signore per la sua misericordia
e per i suoi prodigi a favore degli uomini.
[22]Offrano a lui sacrifici di lode,
narrino con giubilo le sue opere.

[23]Coloro che solcavano il mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
[24]videro le opere del Signore,
i suoi prodigi nel mare profondo.
[25]Egli parlò e fece levare
un vento burrascoso che sollevò i suoi flutti.
[26]Salivano fino al cielo,
scendevano negli abissi;
la loro anima languiva nell'affanno.
[27]Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi,
tutta la loro perizia era svanita.
[28]Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.

[29]Ridusse la tempesta alla calma,
tacquero i flutti del mare.
[30]Si rallegrarono nel vedere la bonaccia
ed egli li condusse al porto sospirato.

[31]Ringrazino il Signore per la sua misericordia
e per i suoi prodigi a favore degli uomini.
[32]Lo esaltino nell'assemblea del popolo,
lo lodino nel consesso degli anziani.

[33]Ridusse i fiumi a deserto,
a luoghi aridi le fonti d'acqua
[34]e la terra fertile a palude
per la malizia dei suoi abitanti.
[35]Ma poi cambiò il deserto in lago,
e la terra arida in sorgenti d'acqua.

[36]Là fece dimorare gli affamati
ed essi fondarono una città dove abitare.
[37]Seminarono campi e piantarono vigne,
e ne raccolsero frutti abbondanti.
[38]Li benedisse e si moltiplicarono,
non lasciò diminuire il loro bestiame.
[39]Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti,
perché oppressi dalle sventure e dal dolore.
[40]Colui che getta il disprezzo sui potenti,
li fece vagare in un deserto senza strade.

[41]Ma risollevò il povero dalla miseria
e rese le famiglie numerose come greggi.
[42]Vedono i giusti e ne gioiscono
e ogni iniquo chiude la sua bocca.
[43]Chi è saggio osservi queste cose
e comprenderà la bontà del Signore.

Salmo 108
Inno del mattino e preghiera nazionale
[1]Canto. Salmo. Di Davide.

[2]Saldo è il mio cuore, Dio,
saldo è il mio cuore:
voglio cantare inni, anima mia.
[3]Svegliatevi, arpa e cetra,
voglio svegliare l'aurora.

[4]Ti loderò tra i popoli, Signore,
a te canterò inni tra le genti,
[5]perché la tua bontà è grande fino ai cieli
e la tua verità fino alle nubi.
[6]Innàlzati, Dio, sopra i cieli,
su tutta la terra la tua gloria.

[7]Perché siano liberati i tuoi amici,

[8]Dio ha parlato nel suo santuario:
«Esulterò, voglio dividere Sichem
e misurare la valle di Succot;
[9]mio è Gàlaad, mio Manasse,
Efraim è l'elmo del mio capo,
Giuda il mio scettro.
[10]Moab è il catino per lavarmi,
sull'Idumea getterò i miei sandali,
sulla Filistea canterò vittoria».

[11]Chi mi guiderà alla città fortificata,
chi mi condurrà fino all'Idumea?
[12]Non forse tu, Dio, che ci hai respinti
e più non esci, Dio, con i nostri eserciti?
[13]Contro il nemico portaci soccorso,
poiché vana è la salvezza dell'uomo.
[14]Con Dio noi faremo cose grandi
ed egli annienterà chi ci opprime.

Salmo 109
Salmo imprecatorio
[1]Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.


Dio della mia lode, non tacere,
[2]poiché contro di me si sono aperte
la bocca dell'empio e dell'uomo di frode;
parlano di me con lingua di menzogna.

[3]Mi investono con parole di odio,
mi combattono senza motivo.
[4]In cambio del mio amore mi muovono accuse,
mentre io sono in preghiera.
[5]Mi rendono male per bene
e odio in cambio di amore.

[6]Suscita un empio contro di lui
e un accusatore stia alla sua destra.
[7]Citato in giudizio, risulti colpevole
e il suo appello si risolva in condanna.
[8]Pochi siano i suoi giorni
e il suo posto l'occupi un altro.
[9]I suoi figli rimangano orfani
e vedova sua moglie.
[10]Vadano raminghi i suoi figli, mendicando,
siano espulsi dalle loro case in rovina.

[11]L'usuraio divori tutti i suoi averi
e gli estranei faccian preda del suo lavoro.
[12]Nessuno gli usi misericordia,
nessuno abbia pietà dei suoi orfani.
[13]La sua discendenza sia votata allo sterminio,
nella generazione che segue sia cancellato il suo nome.
[14]L'iniquità dei suoi padri sia ricordata al Signore,
il peccato di sua madre non sia mai cancellato.
[15]Siano davanti al Signore sempre
ed egli disperda dalla terra il loro ricordo.

[16]Perché ha rifiutato di usare misericordia
e ha perseguitato il misero e l'indigente,
per far morire chi è affranto di cuore.
[17]Ha amato la maledizione: ricada su di lui!
Non ha voluto la benedizione: da lui si allontani!
[18]Si è avvolto di maledizione come di un mantello:
è penetrata come acqua nel suo intimo
e come olio nelle sue ossa.

[19]Sia per lui come vestito che lo avvolge,
come cintura che sempre lo cinge.
[20]Sia questa da parte del Signore
la ricompensa per chi mi accusa,
per chi dice male contro la mia vita.

[21]Ma tu, Signore Dio,
agisci con me secondo il tuo nome:
salvami, perché buona è la tua grazia.
[22]Io sono povero e infelice
e il mio cuore è ferito nell'intimo.
[23]Scompaio come l'ombra che declina,
sono sbattuto come una locusta.
[24]Le mie ginocchia vacillano per il digiuno,
il mio corpo è scarno e deperisce.
[25]Sono diventato loro oggetto di scherno,
quando mi vedono scuotono il capo.

[26]Aiutami, Signore mio Dio,
salvami per il tuo amore.
[27]Sappiano che qui c'è la tua mano:
tu, Signore, tu hai fatto questo.
[28]Maledicano essi, ma tu benedicimi;
insorgano quelli e arrossiscano,
ma il tuo servo sia nella gioia.
[29]Sia coperto di infamia chi mi accusa
e sia avvolto di vergogna come d'un mantello.

[30]Alta risuoni sulle mie labbra la lode del Signore,
lo esalterò in una grande assemblea;
[31]poiché si è messo alla destra del povero
per salvare dai giudici la sua vita.

Salmo 110
Il sacerdozio del messia
[1]Di Davide. Salmo.


Oracolo del Signore al mio Signore:
«Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».

[2]Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
«Domina in mezzo ai tuoi nemici.
[3]A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato».

[4]Il Signore ha giurato
e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchisedek».
[5]Il Signore è alla tua destra,
annienterà i re nel giorno della sua ira.
[6]Giudicherà i popoli:
in mezzo a cadaveri
ne stritolerà la testa su vasta terra.

[7]Lungo il cammino si disseta al torrente
e solleva alta la testa.


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