Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,

io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,

Io sarò con te dovunque andrai.

Festa della Santa Famiglia anno A

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe anno A

 Antifona d'ingresso
I pastori si avviarono in fretta
e trovarono Maria e Giuseppe,
e il Bambino deposto nella mangiatoia. (Lc 2,16)

 

Dal libro del Siràcide  Sir 3, 3-7.14-17

Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli
e ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà
e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita.
Chi onora sua madre è come chi accumula tesori.
Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
Chi glorifica il padre vivrà a lungo,
chi obbedisce al Signore darà consolazione alla madre.
Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.
Sii indulgente, anche se perde il senno,
e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore.
L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata,
otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa.

Salmo 127
Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési  Col 3,12-21

Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro.
Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.

+ Dal Vangelo secondo Matteo   Mt 2,13-15.19-23

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno». 

Meditazione

Nella santa Famiglia di Nazareth, Dio ci ha dato un vero modello di vita...

La Chiesa, dopo aver celebrato il Natale di Gesù, celebra la festa della Sacra Famiglia. L’amore, per sua natura, crea altro amore. La famiglia che in questo periodo è così presa di mira e poco apprezzata. Eppure è nella famiglia che l’essere umano cresce, sia fisicamente che psicologicamente. Per questo le famiglie che si formano, o quelle che si sono formate da tempo, devono guardare alla famiglia di Nazareth.

In questa famiglia Gesù è cresciuto ed ha vissuto la maggior parte della sua esistenza terrena, in questa famiglia è stato educato, ha praticato un mestiere, ha creato rapporti tra persone, ne ha condiviso la storia. Ha avuto accanto una madre e un padre amorevoli che gli sono stati maestri.

L’amore che ha unito la Santa Famiglia deve essere collante per tutte le famiglie. Giuseppe quale padre attento e premuroso ha avuto il compito di salvare la sua famiglia… perchè? cosa è
successo? Leggiamo il brano del Vangelo che riporta la storia:

 

Fuga in Egitto e strage degli innocenti (Mt 2,13-15.19-23)
[13]Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
[14]Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, [15]dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio.
[16]Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. [17]Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
[18]Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande;
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata, perché non sono più.
Ritorno dall’Egitto e dimora a Nàzaret.

[19]Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto [20]e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e và nel paese d’Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino». [21]Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d’Israele. [22]Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea [23]e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno». 

L'Angelo ci chiama ad accogliere Gesù: il Vangelo è il nostro Angelo, il nostro messaggio di salvezza e di amore.
 
 
 L’Angelo dice a Giuseppe di prendere Gesù e Maria e di portarli in salvo, ed egli come sempre, ubbidisce, si fa umile alla richiesta di Dio. Ma l’Angelo dice anche a noi: «Prendi con te il bambino e sua madre!». !». 

Sì! Dobbiamo prendere con noi il bambino, accoglierlo nel nostro cuore, nella nostra vita, nei nostri pensieri. Natale è prendere con sé il bambino.
Perchè chi prende con sé Gesù impara ad amare; al contrario, chi prende con sé solo sé stesso, resta chiuso nel suo egocentrismo e si incattivisce.

Giuseppe e Maria sono stati obbedienti alla parola dell’Angelo ossia alla Parola di Dio, sono stati genitori esemplari perchè hanno voluto Gesù, lo hanno seguito e protetto. Così come hanno fatto loro dobbiamo fare anche noi. Quali genitori dobbiamo cercare di essere padri e madri secondo il Vangelo.

E i figli, allo stesso tempo devono guardare a Gesù, guardare al suo amore per Maria e Giuseppe. Gesù è il centro della famiglia è il maestro dell’amore. Senza di lui la famiglia di Nazareth non sarebbe nemmeno nata. Senza di lui nessuna famiglia può sopravvivere.

Perchè Gesù è amore, è quell’amore indissolubile, quella capacità di amare senza condizioni, quella fedeltà e rispetto che legano due o più persone che fanno parte dello stesso nucleo familiare.

- Prendiamo Gesù con noi e saremo salvi. Prendiamo Gesù con noi e sapremo vivere assieme, in famiglia e con gli altri.

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